17
Ott
Oggi ti parlerò della vendemmia, una pratica diffusa in tutto il mondo, delle mie riflessioni sulla differenza tra la vendemmia del passato e quella di oggi ed inoltre del Piano di Concimazione.
La vendemmia in Sicilia
La mia regione è tra le più importanti regioni vinicole d’Italia e forse la prima a vendemmiare, grazie alla condizione meteo invidiabile e ai vitigni che si adattano ad esso in maniera perfetta. Secondo gli storici, l’arte della coltivazione della vite si è diffusa in Sicilia grazie ai Fenici, che portarono innovazioni tecniche delle colture, In seguito i Greci importarono i tralci coltivati dalle loro terre e anche nuove tecniche di coltivazione.
Il valore antropologico della vendemmia risale a tempi molto antichi e si è tramandato attraverso le tradizioni contadine per l’importanza dei suoi aspetti culturali che la caratterizzavano come evento annuale di lavoro e di condivisione sociale.
Il processo che porta l’uva a trasformarsi in vino ha bisogno di vitigni e condizioni climatiche ottimali, di tecniche di conduzione del vigneto che sono le stesse di duemila anni fa, ma che sono rese adesso più controllabili dal progresso tecnologico. Il rituale della vendemmia porta con sé un grande fascino, oltre ad un grande valore storico e antropologico!
Leggenda e tradizioni della vendemmia
In passato la vendemmia era un rito che coinvolgeva tutte le famiglie, la festa durava per oltre un mese, tra settembre e ottobre, e coinvolgeva tutto il paese. Anche le donne e i bambini venivano impegnati nella raccolta dell’uva; si partiva la mattina presto, in maniera che la raccolta cominciasse all’alba e si tornava la sera, stanchi e con una cesta piena d’uva.
Alla vendemmia prendevano parte tutti coloro che facevano parte del popolo: contadini, artigiani, giovani, anziani e anche le donne. La partecipazione di tutti era fondamentale per effettuare la vendemmia nel minor tempo possibile.
La gente per raggiungere i vigneti camminava a lungo, alcuni possedevano bestie da soma o una carretta; altri raggiungevano a piedi il vigneto muniti di un coltello e di una corba, cioè una cesta di vimini, che erano necessari per la vendemmia. Ogni vendemmiatore, oltre alla paga giornaliera, riceveva due volte al giorno il companatico (sarde salate, formaggio, cipolle) e se dormiva la notte al podere anche un piatto di minestra; i pasti che venivano offerti dal proprietario non comprendevano il pane perché doveva essere portato alla vigna dal lavoratore.
Il proprietario assegnava le zone da vendemmiare ai vendemmiatori e posizionava alle estremità delle file dei vigneti due capofila e alternava al centro giovani meno pratici con i più anziani che erano avvezzi alla raccolta. Ogni otto vendemmiatori c’era un trasportatore che a spalla, trasportava l’uva raccolta in un grande corbello, la depositava nel palmento che poi veniva portato dal mulattiere e dal carrettiere alla fattoria per la pigiatura.
Il capofila prima di iniziare a vendemmiare pronunciava l’esclamazione:
“Sia lodatu e ringraziatu lu santissimu e divinissimu Sacramentu!”
e i vendemmiatori tutti insieme rispondevano:
“Sempri sia lodatu!”.
Così l’allegria accompagnava il nuovo giorno di vendemmia.
Terminata la giornata si ringraziava Dio e poi i vendemmiatori tornavano verso la casa recitando il rosario e subito dopo iniziavano canti e balli accompagnati dal suono di cembali, pifferi e cornamuse, fino a quando presi dalla stanchezza andavano a dormire.
La tradizione voleva che, alla fine della vendemmia, il padrone regalasse qualche grappolo d’uva da portare a casa. Altri uomini si occupavano di pigiare al palmento. Il pigiatore, a gambe nude e con degli scarponi pigiava l’uva, la spingeva dentro il palmento in cui veniva ripestata. Per non scivolare si teneva ad una corda appesa al soffitto e nell’altra mano teneva un forcone per spingere gli strati di uva pestati. I pigiatori dovevano pestare giorno e notte, per due mesi, lo facevano comunque allegramente e cantando in vista del buon guadagno..
La vendemmia oggi
La vendemmia anche fino a trent’anni fa era una vera e propria festa a cui si aggregavano studenti, pensionati e tanta gente che per necessità o per piacere trascorrevano giornate nei campi. Oggi purtroppo non si trova manodopera italiana e la maggior parte delle cantine sono costrette a rivolgersi fuori, gli stranieri fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare. Anche a causa di questa mancanza sempre più spesso la vendemmia viene fatta meccanicamente.
Questo tipo di vendemmia offre ottimi risultati in qualità del lavoro, in prodotto ottenuto, in rapidità e in riduzione dei costi. Anche l’operazione della pigiatura, che una volta veniva eseguita dai vendemmiatori, viene svolta oggi meccanicamente. I contadini di un tempo, all’inizio, vedevano l’intervento della tecnologia come qualcosa che avrebbe rovinato il processo naturale della vendemmia; con il tempo si sono dovuti ricredere poiché il lavoro che prima era realizzato dalla manodopera è ora fatto dalle macchine. La tecnologia ormai sempre più spesso affianca il mondo del vino. Nel passato la raccolta meccanica era vista come minaccia per la qualità del vino, mentre oggi si sono abbandonati i pregiudizi e queste tecniche vengono utilizzate in tutto il mondo con successo.
Piano di concimazione
Nella fase di post-raccolta è molto importante fornire una certa quantità di nutrienti alla pianta, in modo che possa avere le riserve per superare al meglio l’inverno e arrivare nelle migliori condizioni alla ripresa vegetativa in primavera.
Lo Staff di Agrifarm 2012 ti indicherà una serie di concimi che risponderanno alle esigenze dei tuoi vigneti in questa fase. Questi prodotti apportano azoto in basse concentrazioni, in quanto in questa fase la richiesta da parte della pianta è bassa. La linea di fertilizzanti apporta il fosforo che è importante per lo sviluppo della pianta e che deve essere somministrato in autunno in modo da essere disponibile al momento della ripresa vegetativa. Infine il potassio che si accumula all’interno della pianta e che risulta prontamente disponibile alla ripresa vegetativa.
I prodotti appartenenti a questa linea, interessanti per la concimazione autunnale, sono ORGANAZOTO, COMPO EXPERT, FCP, AGRIGESS, UNIMER.
Con la fine della vendemmia inizia con noi il tuo piano di concimazione. Saremo lieti di indicarti il piano più adatto alle tue esigenze!
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